Esattamente come capita per le opere d’arte, in cui si chiariscono il contesto storico, le commesse, i rapporti politici, le usanze, i vincoli, la morale, etc…, anche il merletto va vissuto come testimonianza viva di una evoluzione, e non semplicemente come parte di una storia perduta che può essere solo riprodotta. Nel 1939 Coco Chanel scriveva: “contrariamente a tanti altri elementi preziosi che, con l’evoluzione industriale, hanno perduto gran parte del loro carattere lussuoso, il merletto, adattandosi alle esigenze economiche e industriali del nostro tempo, ha conservato le sue caratteristiche di eleganza preziosa, di leggerezza e di lusso”.

Nascita storica del merletto
Quando: fine del '400
Dove: Venezia

Anche se l’identificazione del merletto come oggetto prezioso e di eccezione, pur con le dovute variazioni tipologiche e di destinazione sociale, è da considerarsi stabile nel tempo, è appurato che questo splendido miracolo dell’arte tessile nasca in un momento storico specifico e in una situazione culturale del tutto particolare. Il merletto è figlio del Rinascimento italiano; Rinascimento veneziano però, non fiorentino, anche se proprio presso la Corte dei Medici il merletto avrà un exploit di una tale forza e consistenza da essere poi da riferimento a tutte le corti d’Europa. Non è casuale che nasca durante il Rinascimento, contemporaneamente alla riscoperta di una dimensione terrena e tutta umana di gioia di vivere e di mostrare, e che sia figlio di quella ricerca, anche spasmodica e a 360 gradi, di nuovi simboli del lusso e di identificazione, da parte di una nuova classe emergente, ricca, colta, e con un interesse naturale per il bello, l’eccezionale, il ricercato…



Mentre possiamo dire che il ricamo è sempre esistito, anche se la diffusione del ricamo in bianco è relativamente recente (dal neoclassicismo settecentesco), anche se ha avuto riferimenti tipologici molto vari nel tempo (un tempo il ricamo a colore, e con l’aggiunta di fili d’oro o d’argento, perle e pietre preziose, era appannaggio esclusivamente maschile nell’esecuzione), il merletto, con la sua origine quattrocentesca, nasce direttamente dallo sfilato. In pratica, la ricerca di tecniche ed effetti nuovi nel ricamo, nella sperimentazione rinascimentale di nuovi linguaggi, porta ad una sfilatura sempre più accentuata fra trama ed ordito del tessuto, per avere un maggior campo di intervento poi con la riempitura a ricamo dei vuoti; fino a che si intuisce che si può creare una nuova meraviglia “dal nulla” senza bisogno di supporto. Non è casuale il fatto che il reticello rappresenti la nascita del merletto ad ago e anche il punto di passaggio dalla tecnica dello sfilato al merletto vero e proprio. Mantiene infatti le caratteristiche ortogonali del rapporto fra trama e ordito, in forme decorative che sono ancora molto geometriche, sia per la sensibilità tipica dell’iconografia del primo Rinascimento, sia per la relativa facilità con cui queste vengono ottenute. Spetterà poi al primo tipo effettivo di merletto ad ago: il punto in aria, la possibilità di creare i primi timidi motivi a fiorami e le virtuosistiche punte dei grandi colli a gorgiera, che avranno la massima diffusione tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600, costruite però intorno ad una base interna ancora di reticello.

Quasi contemporaneamente alla tecnica “ad ago” si affiancherà poi la tecnica del merletto “a fuselli”, o “a tombolo” (lavorazione per incrocio, con più fili contemporaneamente, su una base, o cuscino, normalmente cilindrico), con forme e risultati altrettanto pregevoli ed assolutamente autonomi, ma con inevitabili sconfinamenti “di campo” tra una tipologia e l’altra, quando una delle due mostrava punte di particolare apprezzamento nella moda e nella cultura del tempo.


Nel Museo Virtuale:

Sala n. 2

Scena ricostruita dalle incisioni cinquecentesche di Jacopo Strada, a simbolizzare la nascita del merletto. All’interno di un portego di un palazzo veneziano (sala di rappresentanza al piano nobile, aperta su due lati) un gruppo di tre ragazze si intrattiene nel lavoro-passatempo di ricamo e merletto. Una in particolare sta eseguendo delle sfilature ad ago, mentre le altre due ammirano una bordura a reticello in una tovaglietta che tengono tra le mani.
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