Firenze, primaa metà del XVII secolo
All’inizio del secolo, Maria de´ Medici sposa il Re di Francia, Enrico IV di Navarra che non può opporsi al matrimonio visto l’enorme debito contratto con la famiglia fiorentina. Alla morte del sovrano, prima Richelieu, poi Mazarino, contribuiranno in maniera determinante alla grandezza della Francia che trova il suo culmine con l’ascesa al trono di Luigi XIV, il Re Sole.

Siamo all’interno di un palazzo fiorentino, nella quotidianità di una famiglia alla corte dei Medici. La nobildonna, seduta accanto al camino sta leggendo la cronaca delle nozze di Maria de´ Medici, opera del giovane Michelagnolo Buonarroti, nipote omonimo del sommo maestro. Accanto a lei la nipotina, che tenta di salvare la sua mela dagli assalti del cagnolino. Poco più in là, la madre della piccola, seduta accanto all'alcova, viene pettinata dalla domestica guardarobiera, con accanto, un tavolinetto su cui sono posati oggetti della toletta.

Sulla cassapanca da corredo e sul tavolo da lavoro si apprezzano i merletti dell'epoca: PUNTO GENOVA, PUNTO MILANO, PUNTO IN ARIA.
  • I primi libretti che riportavano disegni da riprodurre a fuselli risalgono al XVI secolo, chiamati originariamente "merletti a piombino". Anche la produzione di queste trine, come di quelle ad ago, fu tutta gloria italiana; Venezia e Genova ne mantennero il primato per molto tempo. Per eseguire merletti a fuselli non occorreva una speciale abilità, né una grande esperienza, "poiché si eseguisce sopra la traccia di un disegno geometrico, incrociando o fissando i fili sulle linee e sui punti segnati…". (Cfr. T. e F. Oddone, Lavori Femminili, Milano, 1911, p.16).
  • Nel nostro paese, i merletti a fuselli si posizionarono al secondo posto rispetto alle trine ad ago. Le nobildonne, che si dilettavano amorevolmente nel realizzare pizzi a reticello e a punto in aria, non apprezzavano molto "il tombolo ingombrante e inelegante" e di conseguenza non furono numerosi gli autori che si preoccuparono di pubblicare modellari per i merletti a fuselli. (Cfr. E. Ricci, Trine Italiane. Modano, Fili Tirati, Buratto, Reticello, Trine a Fuselli, Punto in Aria, Bergamo, 1934).
  • Curiose usanze sono legate alla vita delle merlettaie, ad es. in un libro pubblicato agli inizi del secolo scorso, si legge: " la merlettaia lavora in casa, spesso circondata dalle figlie o dalle vicine, maneggiando i fuselli con rapidità sorprendente. Di sera ella depone una lampada sulla tavola e, davanti a quella, una bottiglia piena d'acqua, destinata ad ammorzare la luce e a concentrare i raggi sul lavoro…". (Cfr. G. Montecucco Rogledi, L'uncinetto nella Casa, Milano, 1971, p.24).
  • L'attesa del matrimonio di Maria de´ Medici con il re di Francia Enrico IV generò un clima di grande euforia e di eccitazione nel capoluogo toscano. Firenze è in fermento e si prepara ai grandi festeggiamenti: si allargano le mura della città sull'Arno, si fanno i pronostici sugli ospiti "stranieri" che arriveranno da fuori. Una schiera di sarti, ricamatrici, parrucchieri, orafi, calzolai daranno il meglio di sé nel rendere gli invitati il più elegante possibile. (Cfr. M. Vannucci, Caterina e Maria de ´Medici regine di Francia, Roma, 1989, p.231).
  • Maria de´ Medici giunse in Francia con un corredo ed uno sfarzo degni del suo ruolo, portando nel nuovo paese il gusto e la raffinatezza della moda italiana. Conformemente alla moda dell'epoca e allo stile di corte, gli abiti della regina sono ricchi di decori applicati in filati metallici preziosi, in particolare, ornamenti di merletti d'oro e argento, i preferiti dalla regina, arricchiti di paillettes d'oro o di perle. (Cfr. C. Caneva, F. Solina (a cura di), Maria de´Medici (1573-1642) una principessa fiorentina sul trono di Francia, Livorno, 2005, p.148).
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