Alla fine del XVI secolo, la lavorazione del merletto a fuselli si allargò dalla città di Milano all'hinterland, inizialmente nei monasteri femminili. L'arte di eseguire il merletto a fuselli fu divulgata a Cantù nel XVII secolo proprio dalle monache benedettine di Santa Maria o di S. Ambrogio. Queste, probabilmente insegnarono alle suore del posto come si lavorava il merletto a fuselli ad imitazione della trina di Milano. Il motivo ornamentale caratteristico di questo merletto è dato da un nastrino continuo realizzato a punto tela che ripiegandosi su se stesso crea girali floreali ed intricate ramificazioni. Alla fine del XIX secolo, il mercato locale offriva, non soltanto piccole bordure e puntine a metraggio destinate alla biancheria, ma manufatti molto complessi, e di conseguenza costosi, realizzati in più parti successivamente assemblate fra loro.

Per approfondimenti,

Cfr. M. Rizzini, T. Schoenholzer Nichols (a cura di), Fili e parole. Il merletto a fuselli: tradizioni e innovazioni, 17/31 Ottobre 1999, 4ª Biennale Internazionale del Merletto, Como, 1999.
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